NEWS LETTER N. 49 24 marzo 2011 Sisma in Giappone dell’11 marzo 2011 Gentili Soci, da informazioni ricevute dal Comitato Nazionale Giapponese possiamo darVi il seguente quadro della situazione (aggiornato al 20 Marzo): § Sono state ispezionate 414 dighe, situate entro un raggio di ca. 200 km dall’epicentro. § La maggioranza di tali dighe non ha evidenziato negativi effetti in conseguenza del sisma. § Undici dighe, in materiali sciolti, hanno subìto modeste fessurazioni in cresta, senza alcun pregiudizio alla loro tenuta e stabilità. § Due dighe in rockfill con manto bituminoso di tenuta hanno presentato fessurazioni del manto stesso, senza problemi di rilascio d’acqua. § Le sponde di un serbatoio hanno presentato modesti scoscendimenti. § Alcune dighe nell’area di risentimento del sisma non sono ancora state ispezionate per problemi di accessibilità. Le accelerazioni (PGA – peak ground acceleration) misurate in circa 50 siti variano da 0,02g a 0,3g con un valore massimo di 0,5 g (di quest’ultimo valore deve essere confermata l’attendibilità). Un aspetto importante è la durata del sisma, da 90 a 180 secondi, seguito da numerose scosse di assestamento, anche abbastanza importanti. In merito alla diga di Fujinuma-ike, del cui collasso hanno immediatamente dato notizia i media di tutti i Paesi, abbiamo ricevuto le seguenti informazioni: § Si tratta di una diga in materiali sciolti, alta 18,5 m ed con un volume di ritenuta di ca. 1,5 Mm3, che non rientra sotto la normativa giapponese per le grandi dighe. § Il collasso dell’opera ha causato nove vittime. Per Vostra opportuna informazione alleghiamo il 2° e 3° rapporto ricevuti (il primo era solamente interlocutorio) e Vi precisiamo che Vi terremo informati sulle ulteriori notizie che riceveremo.

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