NEWS LETTER n. 35 del 18 dicembre 2009 GIORNATA DI STUDIO – 2010 CALL FOR PAPERS Il Comitato organizza nel 2010 una giornata di studio sui temi qui allegati. Detta giornata sarà organizzata come intervento di alcuni relatori generali, eventualmente coadiuvati da altri esperti, che illustreranno i temi indicati, utilizzando memorie presentate da autori in risposta al presente call for papers. Dette memorie dovranno essere riferite ad uno dei temi in discussione, indicare nomi e qualifiche dell’autore o degli autori, nonché un loro recapito per poter in caso colloquiare. Le memorie dovranno essere trasmesse al Comitato o in forma telematica (itcold@iol.it) o sotto forma di dischetti a Comitato Nazionale Italiano Grandi Dighe, Via dei Crociferi, 44, 00187 Roma. La lunghezza totale delle memorie non dovrà superare indicativamente una decina di cartelle. La data limite di presentazione delle stesse è il 31 maggio 2010. Tutte le memorie accettate, saranno distribuite su CD ai partecipanti della giornata nonché immesse e scaricabili dal sito ITCOLD. Quanto prima verranno date informazioni sul luogo e sulla data dell’evento. ALLEGATO GIORNATA ITCOLD La salvaguardia dei serbatoi artificiali in Italia Gestione della risorsa, mantenimento delle opere, ampliamento della capacità L’Italia è dotata di oltre 500 grandi dighe, che corrispondono ad un ingente investimento e soddisfano molte esigenze. L’età media di queste opere è avanzata e comporta costante ed accurata manutenzione. La tutela di questo ricco patrimonio, sempre più prezioso anche in previsione di sfavorevoli congiunture climatiche, richiede un’attenta gestione che permetta un efficiente utilizzo della risorsa pure in presenza di diverse e spesso contrastanti esigenze, nonché interventi per garantire efficienza e sicurezza. Questi interventi riguardano il mantenimento ed il miglioramento delle opere, ma anche il potenziamento del parco attuale (rifacimenti, sovralzi, ripresa di lavori abbandonati, nuove iniziative), sempre nel rigoroso rispetto dell’ambiente e del territorio. 1. Ottimizzazione della gestione della risorsa Comprende considerazioni sulla fattibilità e sui limiti delle utilizzazioni plurime e della conciliazione di diverse esigenze, a scala locale, regionale e interregionale per gli aspetti tecnici, economici, e sociali, con particolare riguardo al deflusso minimo vitale, alla gestione dei sedimenti. 2. Mantenimento e miglioramento delle opere Si riferisce alle attività di diagnosi ed agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; comprende gli interventi necessari per tener conto delle modifiche naturali, artificiali e normative nell’arco della vita delle opere, con particolare attenzione ai problemi attualmente e in prospettiva più rilevanti o ricorrenti 3. Sovralzi, rifacimenti, nuove costruzioni Si considera la possibilità di ricostituire o incrementare la capacità del serbatoio con sovralzi eventualmente associati a modifiche delle opere di scarico, rifacimenti di opere obsolete, ripresa di lavori incompiuti, fino a nuove iniziative compatibili con l’auspicato sviluppo di energie rinnovabili. 4. Impatti con la normativa concernente opere, territorio, ambiente. Comprende la discussione di aspetti normativi che incidono in misura prevalente sulla possibilità di adeguate risposte alle necessità di mantenimento e sviluppo del patrimonio esistente 5. Addestramento e trasferimento di conoscenze per ingegneri e tecnici Comprende riflessioni sulla ricerca di soluzioni a questa diffusa esigenza, in particolare su possibili azioni aggiuntive quali tirocinio pratico, corsi specifici organizzati da associazioni culturali nazionali e internazionali, dall’Università, =============== Svolgimento della giornata Lo svolgimento dei lavori, sarà affidato a relatori generali, che inquadreranno i temi tenendo conto delle memorie presentate. Tali memorie verranno richieste tramite una call for papers; nell’invito si raccomanderà di privilegiare storie di casi. Le relazioni generali e le memorie saranno consegnate ai partecipanti. La Giornata avrà termine con una discussione.

Torna in alto